Tutela per Dop e Igp da parte della Gran Bretagna dopo l’uscita dall’Unione Europea. Buone notizie dunque per ora, ma si attende la decisione definitiva
Nonostante l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea, il Governo di Londra si è impegnato a tutelare i prodotti Dop e Igp europei. Questo è quanto arriva da fonti europee, ma che è in fase di discussione nell’ambito del negoziato. Una decisione importante non solo per i produttori, ma anche per i consumatori britannici che tanto apprezzano il Made in Italy agroalimentare e che potranno essere sicuri di acquistare un prodotto originale.
Dalla mezzanotte del 31 gennaio 2020, dopo 3 anni dal referendum del 2016 che decretò la vittoria dei Leave, il Regno Unito e l’Unione Europa si sono separate. Nell’immediato e nel periodo di transizione soft cambierà poco, fino a quando il 31 dicembre ci sarà il divorzio ufficiale.
Attualmente i prodotti Dop e Igp sono 3380, tra Food, Wine e Spirits, di cui 861 solo in Italia. La tutela riguarda tutti i prodotti già registrati fino alla fine del periodo transitorio. Senza accordo rischierebbero di subire la concorrenza sleale dei prodotti di imitazione e la Gran Bretagna potrebbe diventare un porto franco per questi.
Inoltre si rischierebbe di rallentare anche il flusso dell’export in un mercato che per l’Italia è al quarto posto tra i partner commerciali nell’agroalimentare. Dopo il vino, al secondo posto tra i prodotti agroalimentari italiani più venduti in Gran Bretagna c’è l’ortofrutta fresca e trasformata, ma anche pasta, formaggi e olio d’oliva. Importante anche il flusso di Grana Padano e Parmigiano Reggiano, per il quale è il quarto mercato estero.
Per il Re dei Formaggi non ci saranno, però, cambiamenti significativi dal punto di vista della tutela, perché il Parmigiano Reggiano è un marchio registrato nel Regno Unito, protezione legale estesa anche al termine Parmesan. Stessa cosa per il Prosciutto di Parma, per il Pecorino Toscano e la Mozzarella di Bufala Campana che si sono mossi per tempo registrando il proprio marchio direttamente in loco.
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In questo modo, in attesa che venga definita l’intesa sul riconoscimento dei prodotti Dop e Igp, ci sarà una completa tutela della denominazione.
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