Il panettone: un Made in Italy che fa gola a tanti

Il Panettone: un Made in Italy che fa gola a tanti

Non c’è Natale senza panettone. Nato a Milano, è il simbolo delle feste natalizie, ma è anche tra i dolci italiani più imitati. Partita la campagna verso il riconoscimento DOP

Non ci sono solo Parmigiano Reggiano e Mozzarella tra i prodotti italiani più imitati e contraffatti all’estero, ma anche i dolci tradizionali italiani, soprattutto quelli natalizi. Quello del panettone, per esempio, è un business che fa gola a molte realtà straniere e, a confermarlo, è il fatto che “Bauducco” si conferma il più grande produttore al mondo di questo dolce. 

Creata da un brasiliano di origini italiane, è un’impresa che ogni anno produce, in 6 fabbriche, 200mila tonnellate di panettoni, che sono venduti in 140mila negozi, in 40 paesi. E non è l’unico a produrre panettone fake: ci sono anche il pasticcere peruviano D’Onofrio e il giapponese Donq.  Con 240 negozi in tutto il Giappone e oltre 5.000 dipendenti che producono il “nostro” panettone, Donq ha appreso i segreti dell’arte bianca direttamente in Italia dal maestro lievitista Olindo Meneghin. Va citato, infine, l’americano “From Roy” che vende direttamente dal suo sito in tutta Europa i panettoni a 60 dollari l’uno.

In realtà la loro non è propriamente una produzione illegale, ma sicuramente un esempio di Italian Sounding, se consideriamo che Bauducco ricorda una nota azienda italiana. Ecco perché è necessario che il Panettone Made in Italy sia tutelato e, per farlo, il riconoscimento della denominazione è un primo passo importante verso questa direzione.

Panettone DOP: quando?

Il tradizionale dolce milanese, che molto presto sarà sulle nostre tavole il giorno di Natale, è stato uno degli argomenti trattati durante la “Settimana della cucina italiana nel mondo”, celebrata dal 18 al 24 novembre.

Nell’ambito, invece, del convegno “Il Panettone nel mondo, oltre la ricorrenza”, è nato il progetto “Il Panettone è italiano”, promosso dai Maestri del Lievito Madre durante il Panettone Word ChampionshipL’evento nasce con l’obiettivo di far conoscere l’eccellenza a livello internazionale del Panettone artigianale mettendo a confronto le diverse culture di chi produce questo dolce partendo esclusivamente dal lievito madre, vero fattore identitario e caratteristico di ogni territorio. Lo scopo è, dunque, quello di valorizzare il simbolo di maggior eccellenza enogastronomica italiana e quindi tutelarlo dalle imitazioni low cost e dalle contraffazioni straniere. 

Dalla campagna “Il Panettone è italiano”, alla Camera dei Deputati il passo è stato breve. Un argomento tutt’altro che insolito, alla luce di un discorso ben piú ampio che ha un giro d’affari, solo in Italia, di 217 milioni di fatturato. Al tavolo tecnico hanno partecipato i maggiori esponenti del settore con uno scopo in comune: tutelare il nostro panettone dal fenomeno dell’Italian Sounding, attraverso il riconoscimento europeo della DOP. 

La strada è ancora lunga, ma nel frattempo è iniziata la raccolta firme. Contestualmente è partita anche la richiesta al ministro Teresa Bellanova, per l’apertura di un tavolo tecnico. Tra gli obiettivi c’è anche la salvaguardia delle 43.000 imprese italiane dell’arte della pasticceria, con i suoi 155.000 addetti ai lavori e, chiaramente, i grandi marchi industriali nazionali.


Ti potrebbe interessare: Panettone & C, perché il boom dei dolci di natale fa aumentare l’Italian Sounding?

In attesa del legittimo riconoscimento DOP, che ne rivendichi il Made in Italy, la Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi, insieme ad altri enti pubblici e non, hanno promosso il logo: Panettone tipico della tradizione artigianale milanese, ricevendo l’adesione di circa 150 pasticceri e panettieri. Momentaneamente distinguerà il panettone tipico della tradizione artigianale milanese dagli altri.