Carciofi alla giudìa: la ricetta originale

Carciofi alla giudìa: la ricetta originale

Croccanti, dorati e dal cuore tenero, i Carciofi alla giudìa sono tipici della cucina giudaico-romanesca. Ecco la vera ricetta per farli come a Roma

Foglie croccanti, colore dorato e un cuore morbido, i Carciofi alla giudìa sono una vera delizia della cucina romana, che deriva dalla tradizione ebraica. Gli ebrei della capitale, in occasione della fine del Kippur (la “festa dell’espiazione”), giorno di digiuno totale, preparavano un piatto tradizionale con i carciofi, che erano fritti nell’olio ed aperti come dei fiori.

Questa specialità fu tanto apprezzata dai romani che li chiamarono “alla giudia” e cioè “alla giudea”. Altri sostengono invece, che siano un contorno diffuso durante il Pesach, la Pasqua ebraica e non quindi, una tradizione del giorno dell’espiazione, che di norma cade tra settembre e ottobre, mesi in cui di carciofi proprio non ci sono!

Per questa ricetta si utilizza il carciofo romanesco, detto anche “mammola” o “cimarolo”, una varietà dalle foglie grandi tipica del Lazio, che si può trovare in vendita da gennaio a maggio, dopo che è stato raccolto manualmente. Questi carciofi sono tondi, particolarmente teneri e, soprattutto, privi di spine. Una volta cotti, possono essere consumati integralmente senza scartare nulla, dalle foglie esterne più croccanti fino alla parte interna più morbida.

Oggi per mangiare in Carciofi alla giudìa originali bisogna andare nei ristoranti del quartiere ebraico di Roma, dove è possibile gustare anche altre ricette tipiche, come la pasta alla carbonara, all’amatriciana e i carciofi alla romana. Il procedimento prevede due fritture per far sì che nella prima cottura si ammorbidiscano e nella seconda prendano croccantezza.

Sono buonissimi appena cotti, ma sono gustosi anche tiepidi. Possono essere serviti come antipasto o contorno. Ecco la vera ricetta dei Carciofi alla giudìa, per prepararli buoni a casa come a Roma.

Ingredienti

  • 4 carciofi mammole
  • olio di semi di arachidi
  • sale
  • pepe

Procedimento

1. Mondare i carciofi delle fogli, bastano solo poche esterne e lavarli. Il passaggio nell’acqua e limone per mantenere i carciofi bianchi si può saltare, considerato che una volta fritti risulteranno dorati. Sgocciolarli e, tenendoli per il gambo, pressarli sul piano di lavoro in modo che le foglie si allarghino. Salarli e peparli dentro e fuori.

2. Scaldare in una larga padella dai bordi alti a fiamma media abbondante olio (140-150 gradi), immergere i carciofi, cuocerli per circa 10-12 minuti rigirandoli con l’aiuto di due forchette. Quando iniziano a diventare color oro tirarli su e metterli ad asciugare su carta assorbente.

3. Scaldare di nuovo l’olio a fiamma vivace (180 gradi), con una forchetta infilzare alla base un carciofo alla volta e tenerlo immerso nell’olio bollente per circa 3-4 minuti. Le foglie si apriranno come i petali di un fiore diventando croccanti. Ritirare i carciofi, asciugarli su un telo da cucina o su carta assorbente e servirli caldi.

Le interviste di Authentico: William Nonnis, il purista della Blockchain

L’utilizzo della tecnologia blockchain pubblica, data anche la sua forte inclinazione etica e sociale, presume [...]

Calendario Fiere Food 2023 alimentari e ristorazione Italia ed estero

Scopri il calendario fiere ed eventi del settore food and beverage nazionali ed internazionali del 2023. Gennaio 2023 [...]

Nasce Res, l’alta cucina del Laghi Nabi

Materie prime del territorio e soluzioni a basso impatto ambientale nel nuovo ristorante Res dell’oasi [...]

Vico Food Box sostiene e valorizza il Made in Italy

Vico Food Box è l’e-commerce di prodotti alimentari made in Italy con consegna a domicilio [...]

Quali sono le 10 parole più usate nel marketing per vendere la pasta?

La comunicazione della pasta ruota sempre intorno agli stessi concetti: trafilata al bronzo, essiccata lentamente [...]

Cosa non puoi perderti a Lecce

Diversi i piatti tipici della cucina leccese e tutti accomunati da ingredienti poveri ma dal [...]