Cibo italiano all’estero: la classifica dei 10 prodotti più esportati

Cibo italiano all'estero: la classifica dei 10 prodotti più esportati

Il Made in Italy continua a confermare il suo forte appeal nel mondo. Il cibo italiano rappresenta un’eccellenza che primeggia nel mondo per la qualità, la sicurezza alimentare e il rispetto delle tradizioni. Scopri la top ten

41 miliardi di euro: è quanto vale l’agroalimentare Made in Italy nel mondo, che continua la sua crescita rispetto al 2016. I dati della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi, relativi al 2017, confermano il successo del cibo italiano all’estero e l’incremento dell’export. La ricerca “L’agroalimentare italiano nel mondo” ha individuato i prodotti più richiesti e i maggiori mercati di sbocco in tutto il mondo.

I prodotti italiani continuano ad essere, quindi, molto richiesti all’estero e il settore agroalimentare rappresenta sempre un’eccellenza del Made in Italy che primeggia nel mondo, nonostante il fenomeno Italian Sounding, per la qualità, la sicurezza alimentare e il rispetto delle tradizioni.

Germania, Francia, Stati Uniti, Regno Unito e Spagna concentrano la metà dell’export del cibo italiano all’estero. Numeri importanti anche in Cina, dove ci sono grandi opportunità di crescita, e in Russia, nonostante le limitazioni dell’embargo. La sorpresa riguarda soprattutto l’esportazione di prodotti nei paesi che ne producono di simili, come avviene per il vino e lo champagne in Francia.

Classifica dei 10 prodotti Made in Italy più esportati nel 2017

  1. Cioccolato, caffè, tè, spezie e piatti pronti
  2. Vini
  3. Pasta, pane e farinacei
  4. Prodotti non lavorati da colture permanenti (tra cui uva, agrumi)
  5. Frutta e ortaggi lavorati e conservati
  6. Prodotti lattiero-caseari
  7. Carne lavorata e conservata
  8. Prodotti non lavorati da colture non permanenti (cereali, riso, ortaggi)
  9. Oli, grassi vegetali e animali
  10. Granaglie, amidi e prodotti amidacei

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Sul podio, quindi, troviamo cioccolato, tè, caffè, spezie e piatti pronti, con 6,7 miliardi di euro (+8,6%), seguiti dai vini, con 6 miliardi circa (+6,4%), vengono poi pane, pasta e farinacei con 3,7 miliardi di euro (+4,2%). Gli aumenti più consistenti si registrano in particolare per pane e prodotti di pasticceria (+10,8%) e per i prodotti lattiero-caseari (+10,4%).

Anche se il cibo italiano all’estero continua ad essere ancora molto imitato, il settore agroalimentare rappresenta sempre un’eccellenza del Made in Italy. Per questo motivo è importante tutelarlo e valorizzarlo, continuando a puntare sulla qualità e sulla comunicazione. 

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