5 incredibili cose che non sapevi sulla Cipolla Ramata di Montoro

5 incredibili cose che non sapevi sulla Cipolla Ramata di Montoro

Dal sapore dolce e aromatico, la Cipolla Ramata di Montoro è un pregiato bulbo originario della zona. Ma sei davvero sicuro di sapere tutto? Ti sveliamo 5 curiosità per conoscerla meglio

La Cipolla Ramata di Montoro è una varietà autoctona della zona di Montoro Inferiore, in provincia di Avellino, che prende il nome dai riflessi luminosi color rame della sua “buccia”, le “tuniche” che la ricoprono. Vanta un’antica tradizione: i coltivatori rispettano l’originario ciclo di lavorazione, le cui fasi di semina e raccolta sono tutte eseguite a mano e con la stessa passione di un tempo.

Il pregiato bulbo è tutelato dalla Fondazione Slow Food e promosso da un Comitato di produttori che si stanno impegnando per ottenere il riconoscimento I.G.P. Il marchio conferirebbe il giusto prestigio ad un prodotto di eccellenza che si adatta ad essere impiegato per la preparazione di innumerevoli ricette. È un Prodotto Agroalimentare Tradizionale campano (PAT) dal 2001.

Ecco 5 curiosità sulla Cipolla Ramata di Montoro

Qual è l’origine?

La storia della cipolla comincia nell’età del bronzo (5000 a.C. spontaneamente e circa 2000 anni dopo come coltivazione) e nel tempo è diventato uno degli alimenti principali dell’umanità. La Cipolla Ramata di Montoro è coltivata e prodotta da secoli nella zona del Montorese. Questo ecotipo dall’invitante colore brillante e dal sapore delizioso è giunto inalterato sino ai giorni nostri, sia nel gusto che nelle caratteristiche. Questo è avvenuto grazie all’intraprendenza e laboriosità dei contadini della zona, che ancora utilizzano tecniche antiche e tradizionali. Escluso il momento del tabacco, si può dire che la storia di Montoro è fortemente connessa alla coltivazione della omonima cipolla.

Dove si produce?

È coltivata principalmente nel territorio di Montoro e in altri comuni della provincia di Avellino e Salerno, situati in prossimità dei Monti Picentini e del comprensorio della Valle dell’Irno. Il territorio è caratterizzato da terreni fertili di origine vulcanica, ben drenati, con un clima mite e ventilato che offre le condizioni ideali per lo sviluppo di cipolle dalle caratteristiche eccellenti. Quella di Montoro, peraltro, è una coltura estremamente robusta che resiste agevolmente sia ad inverni freddi che ad estati particolarmente calde, senza che venga compromessa la qualità del raccolto.


Ti potrebbe interessare:  5 incredibili cose che non sapevi sulla Colatura di Alici di Cetara

Come si coltiva?

La coltivazione avviene utilizzando la tecnica del trapianto, una tecnica antica e tradizionale: la semina si effettua da fine estate a inizio autunno (settembre-ottobre), a spaglio su appositi semenzai, detti porconi. Quando le condizioni ambientali invernali lo consentono (solitamente a febbraio), si prepara il terreno e, successivamente, le file per la messa a dimora. Le piantine si trapiantano a mano. Quando raggiungono la maturità cessano di produrre nuove foglie e radici, quindi le sostanze nutritive presenti nelle foglie vengono traslocate nel bulbo: è il momento della raccolta, che si fa manualmente tra giugno e luglio. Le cipolle sono, poi, posate per l’essiccazione naturale delle foglie in campo. Per questa pratica occorrono altri 12-15 giorni. Intanto le cipolle ancora non mature continuano a trasmigrare sostanze nutritive accumulate nelle foglie verso il bulbo, alimentandone ancora la crescita. È importante che le tuniche restino sempre attaccate al bulbo: micro e macro lesioni comprometterebbero la fase di conservazione. La successiva fase di lavorazione prevede che le cipolle siano private sia delle tuniche esterne, evidenziando così il caratteristico colore ramato, sia delle radici. La tradizione, infine, prevede che siano confezionate a mano in trecce, usando le foglie secche delle cipolle.

Come si riconosce?

La Cipolla Ramata di Montoro è una varietà dolce e profumata dal gusto inconfondibile. La sua forma è leggermente schiacciata, all’esterno ha un aspetto che richiama il colore del rame e internamente presenta delle striature bianche e violacee. Il suo profumo è piuttosto aromatico, mentre il gusto è molto delicato e dolciastro. Sull’etichetta è riportato un codice che serve ad identificare il luogo di coltivazione, il produttore, i metodi produttivi, chi ha selezionato e confezionato il prodotto (Marchio Collettivo Geografico).

Quali sono le proprietà?

La Cipolla Ramata di Montoro è diuretica, depurativa, antiglicemica, antibatterica e antibiotica. Fa bene alle vie respiratorie, all’apparato gastro-intestinale ed urinario, combatte l’influenza, le riniti, l’angina, l’ipertensione, la senescenza, l’arteriosclerosi. Normalizza, poi, la flora intestinale e rallenta i processi putrefattivi che liberano sostanze tossiche legate al cancro del colon e del retto. Riduce il colesterolo, i trigliceridi, i lipidi. Ha, infine, proprietà dietetiche, combatte la stanchezza e aumenta le difese immunitarie. Per preservare tutte queste caratteristiche andrebbe consumata soprattutto cruda.

Authentico in collaborazione con l’Assessorato all’Agricoltura della Regione Campania sta realizzando il progetto Authentico Made in Campania che accompagnerà i consumatori in un viaggio alla scoperta del patrimonio enogastronomico campano. Anche la Cipolla Ramata di Montoro sarà presente nel portale Made in Campania.