Come scegliere il Melone Mantovano IGP: tutto quello che devi sapere

Come scegliere il Melone Mantovano IGP: tutto quello che devi sapere

Apprezzato fin dall’antichità, tipico della Lombardia, il Melone Mantovano si divide in 3 tipologie in base alle quali variano forma, colore, sapore e odore. Ti sveliamo come riconoscere quello vero

Molto amato da grandi e piccini, abbinato al prosciutto crudo o gustato da solo, il melone Mantovano ha trovato in Lombardia il suo habitat naturale. È coltivato nelle province di Mantova, Cremona, Modena, Bologna e Ferrara dove i terreni, profondi e permeabili, consentono un regolare apporto di minerali alle radici delle piante. Il caratteristico microclima, che garantisce una temperatura medio alta, scarsa piovosità e adeguata radiazione solare, contribuisce poi a rendere il Melone Mantovano ricco di potassio e sodio e alla formazione dell’alto contenuto zuccherino del frutto.

Apprezzato fin dall’antichità per le virtù rinfrescanti, diuretiche e lassative, è presente da sempre in questa zona, come risulta dalle documentazioni storiche che risalgono alla fine del Quattrocento, oltre che dai diversi scritti e da testimonianze facenti parte dell’archivio dei Gonzaga di Mantova.

C’è poi un aspetto particolare, legato alla fecondità, che caratterizza il melone per suoi numerosissimi semi contenuti nella placenta interna: nell’antichità era contemplato come valore positivo, al punto da riportarlo nei quadri e nei contesti pittorici dove si voleva esaltare la fertilità e la proliferazione.

Il Melone Mantovano è un prodotto riconosciuto a livello europeo come IGP (Indicazione Geografica Protetta) dal 2013 e il Consorzio, istituito nel 2014, oggi comprende 9 produttori.

Come scegliere il Melone Mantovano IGP: tutto quello che devi sapere

Ecco tutto quello che devi sapere

Per riconoscere il vero Melone Mantovano IGP è importante conoscere le 3 tipologie, in base alle quali variano forma, colore, sapore e odore.

  • Il melone retato con fetta – tipologia “Supermarket”

All’interno di questa tipologia rientrano moltissime varietà di meloni, diversi per zona e periodo di trapianto, ma simili per aspetto esteriore. La forma è tonda e può tendere all’ovale, la buccia è retata di colore verde nel caso di meloni di tipologia “Long Shelf Life”, mentre è gialla nel caso dei meloni più tradizionali. Il colore delle sezioni non retate e dei solchi meridiani invece è verde, la polpa è arancione più o meno acceso a seconda delle varietà. Il Melone Mantovano di questa tipologia ha un sapore limpido e zuccherino, con la polpa più succosa per le varietà gialle. Il calibro è compreso tra gli 800 gr e 1,8 kg.

  • Il melone liscio – tipologia “Tamaris”

Questa tipologia di Melone Mantovano IGP viene coltivato quasi esclusivamente nell’areale man­tovano per essere poi distribuito a nicchie di mercato per le quali il gusto è più importante dell’aspetto. Di forma tonda, la buccia è completamente liscia o parzialmente retata nell’area del picciolo. Il colore può andare dal grigio-verde chiaro al giallo paglierino-crema, in base allo stadio di maturazione, La polpa ha colore arancione chiaro ed ha un odore molto simile a quello della polpa d’anguria, rafforzato da note erbacee. Il sapore è gradevole e spiccatamente zuccherino.

  • Il melone retato senza fetta – tipologia “Harper”

Il melone retato, senza incisura della fetta, può avere sia la buccia gialla, sia la buccia verde (varietà Long Shelf Life). È stata una delle prime varietà ad essere coltivata nell’areale mantovano e ha connotato la produzione per gli anni ’80 – ’90. La forma è tendenzialmente tonda/ovale, la buccia retata in modo più o meno inteso, il gusto è aromatico e persistente.

Contrassegni di origine e confezionamento

Per essere sicuri di acquistare il vero Melone Mantovano bisogna controllare anche la confezione. Quando si tratta di quello vero deve essere presente la dicitura “Melone Mantovano” Indicazione Geografica Protetta, o il suo acronimo IGP, ed il simbolo dell’UE.  Questi devono essere apposti in modo chiaro e perfettamente leggibile. Possono esserci anche le indicazioni e/o simboli grafici che facciano riferimento a nomi o ragioni sociali o marchi collettivi o marchi d’azienda individuali. Sui frutti interi, inoltre, ci deve essere il bollino raffigurante il logo della denominazione “Melone Mantovano”. Per quanto riguarda la il packaging il prodotto può essere confezionato in cartone, legno o materiale plastico.


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Il Melone Mantovano si presta bene ad essere cucinato in tanti modi, dai risotti ai secondi, dalle insalate ai dessert o semplicemente accompagnato da un buon Prosciutto di Parma DOP. Per completare, un bel “meloncino”, da gustare freddo dopo cena.