La blockchain spiegata facile ai negati di tecnologia

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La rivoluzione della tecnologia blockchain è troppo importante per restare tagliati fuori e non comprendere almeno le basi del funzionamento e le principali applicazioni pratiche. Proviamo a spiegare la blockchain cos’è in modo semplice… voi nel frattempo preparatevi un caffè.

Prima di descrivere cos’è la Blockchain, chiariamo cosa NON è Blockchain. Blockchain NON è una criptovaluta (anche se troverete spesso l’assioma blockchain Bitcoins, Ethereum, Dogecoin, etc), non è una nuova app, non è un database e non è un linguaggio di programmazione. Ecco la nostra versione della blockchain for dummies (la blockchain per principianti).

Blockchain è il nome di una nuova tecnologia rivoluzionaria che cambierà il nostro futuro e che sta già cambiando il presente. Blockchain definizione, elaborata da Don e Alex Tapscott  “La blockchain è un registro digitale incorruttibile delle transazioni economiche che può essere programmato per registrare non solo le transazioni finanziarie, ma praticamente tutto ciò che ha valore“. Tutto chiaro? No? Allora cerchiamo di capirci qualcosa partendo dall’inizio.

La blockchain spiegazione semplice semplice in italiano

Immaginate il vostro notaio di fiducia che registra un atto di compravendita (o un passaggio di proprietà) su un registro che, però, non risiede dove sono gli Atti Pubblici di Stato ma è condiviso con tanti altri notai sparsi per il mondo. Pensate ad una rete di notai, collegati tra loro, che posseggono un gigantesco registro unico, che è stato distribuito a tutti e a cui tutti accedono. Ogni volta che un notaio appartenente a questo network fa una nuova scrittura sul registro, questa viene verificata e [solo se] approvata dagli altri (almeno dal 51% di essi), in automatico viene replicata su tutti i registri degli altri notai. In questo modo, il registro in possesso di ogni notaio conterrà le scritture di tutti i notai collegati, sempre perfettamente sincronizzate e certificate. Ogni singola transazione, dopo essere stata approvata dal punto di vista formale dagli altri, è identificata con un codice univoco (hash code) che la rende rintracciabile facilmente. Grazie a questo sistema, ad esempio, voi potreste andare in qualsiasi parte del mondo, da qualsiasi notaio e veder riconosciuto subito il vostro atto che, nonostante sia stato scritto in Italia, è memorizzato anche nel registro del notaio che avete di fronte. Se un notaio effettua una modifica ad una transazione in questo registro, questa modifica viene subito notificata a tutti, e dopo essere stata nuovamente approvata, viene replicata nei rispettivi registri aggiungendosi alle altre. Tutto questo alla velocità della luce.

Compreso questo concetto, approfondiamo la caratteristica speciale di questo mega registro, condiviso e distribuito tra tutti gli attori di questo network. Ricorda quella di un libro mastro (o giornale mastro) dove tutte le scritture contabili seguono delle rigide norme. Ad esempio, non è possibile fare cancellazioni né con la gomma né con il bianchetto. Non si può usare la matita e la penna usata deve essere ad inchiostro non cancellabile. In caso di errore, la cancellazione deve essere fatta in modo che sia leggibile interamente la parola cancellata e quindi successivamente riportata l’informazione esatta. Tutto avviene nella massima trasparenza.

È evidente che, più sarà grande questa rete di notai, più affidabile sarà il sistema. Infatti, non sarà possibile cancellare o modificare un’informazione o un documento senza che questo non venga contemporaneamente cancellato o modificato in tutta la rete. E neppure sarà possibile corrompere il sistema, a meno da non riuscire a corrompere l’intero network mondiale, cosa altamente improbabile.

Quindi abbiamo capito che la tecnologia blockchain si basa su un registro digitale aperto e distribuito delle transazioni, basato sul consenso tra i partecipanti alla rete.

Se nell’immagine nella nostra mente, ai notai sostituiamo dei computer che hanno lo scopo di “notarizzare” transazioni, documenti o blocchi di informazioni, abbiamo già compreso la nozione fondamentale della blockchain, costituita da tanti nodi che custodiscono questo enorme registro unico.

Come funziona la “catena di blocchi” per tracciare l’origine della materia prima del nostro cibo

Adesso, per capire il concetto di catena di blocchi (da cui deriva il nome blockchain) dobbiamo sapere che ogni scrittura nel registro (ovvero un singolo blocco di informazioni) può essere collegata con altri blocchi di informazione, a formare una vera e propria catena di blocchi. L’esempio in foto mostra un tipico schema di tracciabilità di filiera alimentare di un cibo “dal campo alla tavola”, che viene prodotto grazie a 3 aziende: l’azienda che produce la materia prima (Blocco1), il trasformatore (Blocco2) e il produttore finale (Blocco3). Ogni azienda scrive un blocco di informazioni di propria competenza che sarà concatenato con il successivo blocco dell’altro attore della filiera fino ad arrivare al prodotto finale.

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Esempio blockchain settore alimentare.Guardando lo schema sopra, immaginate, ad esempio, la produzione della pasta. Abbiamo l’azienda agricola che coltiva il grano, il molino che lo trasforma il grano in semola e il pastificio che fa la pasta e la confeziona. La tracciabilità di filiera consentirà di certificare la catena di fornitura (supply-chain) partendo dalla pasta e arrivando al campo di grano con il quale è stata prodotta.Questo è lo schema della tracciabilità “from farm to fork” ovvero dalla campo alla forchetta.

A questo punto dovrebbe essere chiaro il termine blockchain significa “catena di blocchi” appunto perché deriva dalla sua struttura, in cui i singoli record di informazioni (i “blocchi”), sono collegati tra loro in un unico elenco (“catena”) come una collana unisce le singole perle di cui si compone.

Questo registro digitale, condiviso e distribuito, come dicevamo, è immutabile. Poiché ogni blocco della catena contiene il codice univoco (hash-code) della precedente, non è possibile modificare alcun blocco senza cambiare l’intera catena.

I computer (i notai) devono raggiungere un accordo sulla validità della catena prima di aggiungere altri blocchi. Ogni volta che un computer (nodo) aggiunge un nuovo blocco, tutti gli altri computer devono convalidare il blocco utilizzando un protocollo comune (Proof of Work o Proof of Stake). I nodi di questo network (computer) verificano che il nuovo blocco soddisfi i requisiti del loro metodo, inclusa la convalida per tutte le transazioni all’interno del blocco. Se il blocco è valido, lo considerano parte della Blockchain e continuano ad aggiungere nuovi blocchi e così via.

La Blockchain non ha bisogno di alcuna autorità di fiducia esterna o interna per garantire l’integrità e l’autenticità dei dati, è il sistema stesso che è garante, perché non è possibile per nessuno alterare le informazioni nella catena. Questo perché non sono memorizzate da una singola entità, ma sono replicate lungo un’intera rete di computer. Il valore della tecnologia Blockchain deriva dalla sicurezza distribuita del sistema.

Quali vantaggi offre la tracciabilità di filiera in blockchain per i consumatori

L’impiego della blockchain nel mondo agricolo e agroalimentare è utile a creare maggiore trasparenza e fiducia tra gli attori della filiera di approvvigionamento, può fornire trasparenza e tracciabilità delle transazioni e dei dati, ed infatti a livello mondiale la blockchain per l’agrifood è il terzo settore per numero di applicazioni.

Il consumatore non dovrà necessariamente fidarsi di cosa legge sulle confezioni. Con il suo smartphone potrà leggere la storia del prodotto inquadrando il QR code che contiene il certificato della tracciabilità di filiera (come visto nella foto). E grazie ad una web app (dApp, ovvero un’applicazione web decentralizzata) che viene lanciata dal QR code potrà ripercorrere all’indietro il percorso della rintracciabilità. Non solo sarà possibile visualizzare il campo di produzione di un prodotto grazie a un sistema di geolocalizzazione, ma anche la data del raccolto, il tipo di concime usato, la trasformazione del prodotto, financo le condizioni di viaggio e di stoccaggio, tipo il tasso di umidità e le temperature (cosa molto importante per i prodotti del banco frigo che devono viaggiare a temperatura controllata senza mai interrompere la “catena del freddo”).

Quali vantaggi offre la blockchain per le aziende

Secondo i recenti dati dello studio IBM Food Sustainability Study di Morning Consult & IBM (condotto negli Stati Uniti e in Europa intervistando 3500 persone, tra cui 988 italiani), nove italiani su dieci ritengono importante sapere da dove arriva il cibo che mettono a tavola, per la precisione il 93%, ed inoltre, il 30% è anche disposto a pagare di più per questi prodotti trasparenti.

Risulta evidente che

la trasparenza sull’origine certificata dalla tecnologia blockchain è una leva competitiva per differenziarsi dalla concorrenza e per posizionare i propri prodotti a maggior valore aggiunto

Bisogna fare attenzione quando si sceglie una piattaforma, è necessario capire se è basata su blockchain private o pubbliche. Le blockchain private sono definite anche “blockchain permissioned”. A differenza delle blockchain pubbliche, sono una rete chiusa, soggetta ad un’autorità centrale che determina chi possa accedervi e con quale ruolo. Le blockchain private introducono il concetto di governance e centralizzazione in una rete che, come abbiamo visto, nasce invece assolutamente decentralizzata e distribuita ed è proprio a questo che deve la sua affidabilità (anche per i consumatori).

Quali vantaggi offre la blockchain per la tutela del made in Italy e contro l’Italian Sounding

2 prodotti italiani su 3 venduti al mondo sono falsi, ovvero sono delle imitazioni, il cosiddetto fenomeno dell’Italian Sounding. A questo aggiungiamo la contraffazione alimentare, piuttosto frequente in Italia. La blockchain può garantire ai consumatori che amano il cibo italiano, la massima qualità di filiera che i “copioni” di ogni genere non possono offrire, e certificare l’autenticità di un prodotto che si intende acquistare.

Giunti fin qui, se siamo riusciti nell’intento, dovrebbe essere chiaro cos’è la blockchain e come funziona. La blockchain rappresenta uno strumento ideale per rendere tracciabili, sicuri e condivisibili i dati di qualsiasi bene, dalle singole materie prime al prodotto finale, garantendo la trasparenza di ogni singolo passaggio. Grazie alla tecnologia blockchain scoprire la filiera del cibo, dal campo alla forchetta, sarà facile come condividere questo articolo se pensi che sia stato utile.


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