Quando la sostenibilità è a km 0: la riscoperta dei prodotti locali

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Cresce sempre di più l’attenzione ai cibi sostenibili e la preferenza per l’alimentazione consapevole. La soluzione è la riscoperta dei prodotti locali?

Ci sono i prodotti che aggrediscono il mercato ed altri che sono veri tesori, nascosti ai molti ma che hanno lo stesso merito nella valorizzazione del Made in Italy. Ma nuovi stili di vita alimentari stanno nascendo, e con essi cresce l’attenzione per prodotti locali, specialmente quelli di nicchia. Si assiste ad un ritorno ai prodotti genuini in risposta alla standardizzazione della produzione industriale e all’omologazione del gusto. Formaggi, insaccati genuini, miele e marmellate, erbe di montagna, sono tutti alimenti che accompagnano nuove tendenze alimentari, come il foraging o il flexitarianismo, che prevede un’alimentazione a base vegetariana ma anche un consumo di carne di alta qualità e di alimenti del territorio a basso impatto ecologico. Le motivazioni di questi cambiamenti, non sono solo dovute al nuovo scenario dettato dalla crisi pandemica, tuttavia essa ha agito da acceleratore.

Il comfort food è l’healthy food

Stando al rapporto Sial Insights, uno studio internazionale commissionato dal salone francese Sial che racconta come sta cambiando l’approccio al cibo nei principali mercati occidentali, l’Italia negli ultimi due anni è tra i paesi che più hanno cambiato le abitudini alimentari. Si mostra, in particolare, come il paese che dà più valore al territorio: il 65% dei consumatori ha dichiarato di aver acquistato più cibo locale/regionale. Gli italiani motivano la scelta per diversi fattori: freschezza, stagionalità, tipicità del territorio e assenza di costi aggiuntivi, ma anche riduzione dell’inquinamento e degli sprechi, e imballaggi e costi. Il tutto dunque è frutto di una generalizzata riflessione nei confronti degli alimenti, nelle modalità di assunzione di cibo, e di lavorazione e vendita dei prodotti. Si crea, infatti, una linea diretta tra produttore e consumatore ed un’attenzione diversa nei confronti del cliente finale.

I vantaggi della riscoperta dei prodotti locali

Potenziare i circuiti locali comporta, in diversi ambiti, ripercussioni positive. I prodotti tipici locali infatti hanno il merito di generare attività (vivai, laboratori di analisi, ricerca e sperimentazione che mettono al centro la possibilità di monitorare e talvolta anche indurre la biodiversità, e quindi salvaguardano gli ecosistemi naturali. Favoriscono la creazione di circuiti enogastronomici, incrementando le possibilità di impiego di giovani agricoltori nel settore della ristorazione e dei mercati dei prodotti tipici locali. Anche il turismo enogastronomico risente di una notevole spinta. Aumentano la sensibilizzazione e la consapevolezza dell’impatto dell’uomo sugli ecosistemi, ridisegnando nuovi rapporti tra uomo e ambiente.


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La simbologia del cibo

Alimentarsi non è più solo un bisogno primario, ma l’interpretazione di un universo di significati. Una vera e propria simbologia del cibo e del suo legame con il territorio, che riguarda in primis la salute dell’uomo, ma anche il suo desiderio di valori aggiunti, come autenticità, tradizione, gusto, tipicità, legame col territorio di origine, sicurezza alimentare. Principi che sono ben rappresentati dalla Dieta Mediterranea e che se sfruttati adeguatamente, possono rappresentare un vantaggio competitivo anche per il rilancio della filiera agroalimentare italiana.


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