Quando un cibo è troppo buono per essere buttato? Arriva l’Etichetta Consapevole

etichetta consapevole

In occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente del 5 giugno, l’app danese contro gli sprechi alimentari Too Good To Go, lancerà anche in Italia, la campagna di sensibilizzazione legata all’etichetta consapevole.

L’etichetta consapevole potrebbe ridurre lo spreco alimentare che conta ogni anno, solo in Europa, 9 milioni di tonnellate di cibo che finiscono nella pattumiera. Da un’indagine condotta da Altroconsumo, risulta che il 67% dei consumatori non conosce la differenza tra la dicitura “da consumare entro” e “da consumare preferibilmente entro”. C’è un divario enorme tra le due comunicazioni. La prima, che rappresenta la Data di scadenza, si riferisce infatti al termine ultimo per poter mangiare il cibo, oltre il quale è meglio non andare per evitare danni alla nostra salute. La seconda, invece, indica il Termine Minimo di Conservazione (TMC). Questa dicitura non impone un obbligo di consumo in base alla data riportata: è solo il modo del produttore di informare che, oltre quel termine, il prodotto potrebbe non presentare le caratteristiche organolettiche originali. Questo non vuol dire che il prodotto sia nocivo per la salute.

Ad esempio, lo yogurt scaduto si può mangiare fino a due-tre settimane dopo la data di scadenza in base ad uno studio effettuato dal mensile francese 60 Millions de Consommateurs. Gli yogurt naturali sono risultati ancora commestibili dopo 3 settimane mentre quelli con zucchero e frutta aggiunta, si sono rivelati più esposti allo sviluppo di batteri indesiderati. In generale, se il coperchio non risulta gonfio e non c’è presenza di muffe, cattivi odori o alterazioni evidenti il prodotto può essere consumato, affidandosi sempre al buon senso.

 

Un’iniziativa che coinvolge sempre più aziende

Con l’Etichetta Consapevole, Too Good To Go invita i consumatori ad affidarsi ai sensi della vista, del gusto e dell’olfatto prima di gettare il prodotto. Hanno pensato, infatti, di aggiungere al prodotto la frase “Spesso buono oltre. Osserva. Annusa. Assaggia”.

Già da gennaio, “La Marca del Consumatore” sulla passata di pomodoro presenta l’Etichetta Consapevole. Da maggio hanno aderito anche alcuni prodotti a marchio NaturaSì. Altre aziende, come Granarolo, Fruttagel, Bel Group, Gruppo Supermercati VéGé, Raspini Salumi, Nestlé, Danone e Olio Raineri si sono impegnate a aggiungere l’ulteriore specifica su alcuni loro prodotti nel corso del 2021.

“Il progetto Etichetta Consapevole, che si inserisce tra le azioni che stiamo portando avanti all’interno del Patto contro lo Spreco Alimentare lanciato a gennaio, è uno step importante, sia per il consumatore che per le aziende. La consapevolezza, quando si tratta di sprechi alimentari, a volte è la prima e più determinante arma per generare un impatto concreto», aggiunge Eugenio Sapora, Country Manager Italia di Too Good To Go.


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I segreti delle date di scadenze. La data “da consumarsi entro il…” è sempre valida?

Fatte salve le condizioni di trasporto dei cibi che necessitano di una bassa temperatura e le condizioni di conservazione in casa, non tutte le date indicate con la scritta “Da consumarsi entro il …” sono perentorie.

È doveroso sottolineare che alcuni alimenti possono essere contaminati da batteri patogeni come Listeria, Stafilococco o Salmonella che non modificano le caratteristiche sensoriali e fisiche dell’alimento, ma risultano pericolosi in particolare per persone anziane e bambini, ed in maggior misura se vengono consumati crudi o poco cotti. Detto ciò, ecco alcuni cibi che possono essere consumati giorni dopo il Termine Minimo di Consumo, ed altri invece per cui è consigliato addirittura anticipare la data di consumo:

  • Latte fresco di alta qualità: fino a 2 giorni dopo
  • Pasta fresca confezionata: fino a 1 settimana dopo, se non ci sono odori sospetti
  • Insalata in busta: meglio 2 giorni prima della scadenza
  • Uova: meglio 7-8 giorni prima della scadenza
  • Uova extra: rispettare la scadenza
  • Salmone crudo affumicato: meglio 8 giorni prima
  • Salumi affettati in busta: rispettare la scadenza
  • Wurstel: rispettare la scadenza
  • Ricotta: 6 giorni prima della scadenza
  • Mozzarella di latte vaccino confezionata: 1 settimana prima della scadenza, il consumo dovrebbe avvenire entro 3 settimane dalla produzione.

La riduzione dello spreco alimentare è considerata dalle Nazioni Unite come una delle principali strade per procedere verso la tutela dell’ambiente e per il benessere dell’umanità. Ciò è riaffermato anche dall’Agenda 2030 dell’ONU per lo Sviluppo Sostenibile.


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