Caselli: i pericoli delle agromafie e dell’agropirateria per la legalità

L’ex Procuratore, oggi il Presidente del Comitato Scientifico dell’Osservatorio sulle agromafie e l’agropirateria e sul sistema agroalimentare, è intervenuto al corso di formazione Agricoltura e futuro: la strategia dell’Organizzazione nell’ambito degli attuali scenari economici e sociali.

Il sistema agroalimentare italiano è tra i settori produttivi più esposti alla falsificazione, sia nel mercato interno che su quelli esteri, dove genera il fenomeno dell’Italian sounding. Genera un giro d’affari di 274 miliardi di Euro ed occupa 2,5 milioni di persone ma produce anche un mercato illegale di oltre 16 miliardi di Euro in mano alle agromafie. Sono i dati da cui è partito Gian Carlo Caselli per parlare di “Legalità: i pericoli delle agromafie e dell’agropirateria” al corso di formazione Agricoltura e futuro: la strategia dell’Organizzazione nell’ambito degli attuali scenari economici e sociali, organizzato da Coldiretti Piemonte, Giovani Impresa e Inipa con la collaborazione dell’Università degli Studi di Torino – Dipartimento di Management. “E’ importante capire quanto conviene la legalità. Il rispetto delle regole giova perché più legalità significa migliore qualità della vita per tutti”, ha detto Gian Carlo Caselli. Per capire quanto il fenomeno della contraffazione dei prodotti alimentari non sia solo un problema che riguarda l’export basta guardare i numeri del fenomeno: “In Italia 1 immobile su 5 confiscato alla criminalità organizzata è nell’agroalimentare”.

La tutela dei prodotti del settore agroalimentare è uno dei temi affrontati nel percorso formativo ideato da Coldiretti Piemonte con l’obiettivo di offrire un’opportunità di crescita ai giovani imprenditori selezionati tra i finalisti Oscar Green delle passate edizioni e i dirigenti degli organi delle Federazioni Provinciali,