5 incredibili cose che non sapevi sul Limone di Sorrento

5 incredibili cose che non sapevi sul Limone di Sorrento

Conosciuto in tutto il mondo, il Limone di Sorrento, rappresenta un elemento tipico del territorio della penisola. Ma sei davvero sicuro di sapere tutto? Ti sveliamo 5 curiosità per conoscerlo meglio

Famoso in tutto il mondo, il Limone di Sorrento rappresenta un elemento tipico del territorio rurale sorrentino. Qui il clima mite tipicamente mediterraneo e il terreno argilloso danno vita ad un prodotto dalle caratteristiche organolettiche uniche. Oggi, come in passato, i limoneti sono adagiati lungo i pendii che discendono fino al mare, caratterizzati dalle tipiche strutture a pergolato.

Le peculiari caratteristiche qualitative fanno del Limone di Sorrento un prodotto di eccellenza per la sua categoria, sia per il mercato dei limoni freschi che per la produzione del famoso “limoncello”, infuso di bucce di limone immerse in alcool purissimo, che proprio in quest’area di origine ha trovato la sua consacrazione internazionale.

L’Indicazione Geografica Protetta (IGP) “Limone di Sorrento” è stata riconosciuta nel 2000. Il Consorzio di Tutela, invece, è stato riconosciuto nel 2002. Il Limone di Sorrento può essere consumato fresco o utilizzato per la preparazione di diverse ricette, dai primi ai secondi piatti, fino ai dolci, essendo un prodotto molto versatile in cucina.

Ecco le 5 curiosità sul Limone di Sorrento che forse sapevi o forse no

Qual è l’origine?

Il Limone di Sorrento ha antenati che risalgono addirittura all’epoca romana. Su numerosi dipinti e mosaici rinvenuti negli scavi di Pompei ed Ercolano sono raffigurati, infatti, limoni molto simili agli attuali “massesi” e “ovali sorrentini” che ne testimoniano l’utilizzo. La presenza di questi agrumi nell’area sorrentina è certificata da documenti storici del 1500. Ancora oggi esiste uno dei primi fondi coltivati, nominato “Il Gesù”, situato nella Conca di Guarazzanno, tra Sorrento e Massalubrense. Questa testimonianza avvalora la tesi che è proprio da questi due comuni della Penisola Sorrentina che hanno avuto origine i nomi delle varietà da cui si trae il prodotto: “Ovale di Sorrento” e “Massese”. Nell’800, poi, lo storico Bonaventura da Sorrento ne testimonia la spedizione in tutto il mondo, soprattutto attraverso i bastimenti diretti verso l’America.

Come si coltiva il Limone di Sorrento?

Il “Limone di Sorrento” IGP è coltivato in tutti i comuni della Penisola Sorrentina e precisamente: Massa Lubrense, Meta, Piano di Sorrento, Sant’Agnello, Sorrento, Vico Equense, oltre che nell’isola di Capri, con i due comuni Capri ed Anacapri. Grazie alla tenacia e alle capacità dei produttori locali e soprattutto grazie al loro impegno il paesaggio è andato a conformarsi alle loro esigenze: i famosi terrazzamenti e le mitiche “coperture” dei limoneti, denominati “giardini di limone”, connotano fortemente la penisola sorrentina e contribuiscono alla sua fama nel mondo. Le caratteristiche di qualità del “Limone di Sorrento” sono esaltate dalle particolari tecniche di produzione, legate appunto alla coltivazione delle piante sotto il famoso “pergolato sorrentino”, formato da coperture di canne (pagliarelle) sostenute da pali di castagno. Tali strutture, oltre a proteggere i limoni dai venti invernali e dalle eventuali grandinate, hanno la funzione di ritardare la maturazione dei frutti.

Quali sono le caratteristiche?

L’indicazione geografica protetta “Limone di Sorrento” è riferita ai frutti della cultivar di limone “Massese”, conosciuta in letteratura anche come “Limone di Massa”, e “Ovale di Sorrento”, prodotti esclusivamente nell’area della penisola sorrentina. È un limone di dimensioni medio-grosse (peso di ogni frutto non inferiore a 85 grammi), di forma ellittica e con polpa di color giallo paglierino particolarmente succulenta e il cui succo è caratterizzato da elevata acidità e ricco di vitamina C e sali minerali. La buccia, di un bel color giallo citrino, è di medio spessore ed è molto profumata per la ricca presenza in oli essenziali.

Qual è la differenza tra il Limone di Sorrento e il Limone di Amalfi?

Il Limone di Amalfi è di categoria sfusato e si differenzia dai Limoni di Sorrento per le diverse modalità di coltivazione e per proprietà organolettiche differenti. Il Limone di Amalfi cresce esposto al sole e ai venti caldi provenienti da sud, godendo della protezione dei Monti Lattari, al riparo dai venti freddi. Presenta una buccia di spessore medio e di colore  giallo chiaro. Possiede una polpa succosa e moderatamente acida, con scarsa presenza di semi (dai 4 ai 10 semi per frutto). Si presenta di dimensioni medio-grosse (dai 100 ai 120 grammi per frutto) ed è ricco di Vitamina C.


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Quali sono le proprietà?

Il succo di questo limone, particolarmente acido e aspro al gusto, è naturalmente molto ricco di vitamina C (ogni 100 g si contano circa 38 g di vitamina C) e di sali minerali (calcio, fosforo, ferro, sodio, potassio, manganese, rame, magnesio e zinco). Sono, inoltre, ormai ben note le proprietà disintossicanti del limone. È, inoltre, ricco di flavonoidi, potenti antiossidanti che gli forniscono proprietà antitumorali. Combatte nausea e diarrea e rinforza i vasi sanguigni. La sua buccia, abbastanza spessa, di colore giallo, è ricca di oli essenziali i quali donano un profumo inconfondibile.